sabato 29 maggio 2010

Presenze Rossonere

E' terminata la stagione ed è possibile aggiornare la graduatoria delle presenze ufficiali all-time con tutti i protagonisti che hanno scritto la storia rossonera ... da Kilpin a Thiago Silva ... naturalmente non proprio tutti, sarebbero circa novecento ... ho inserito quelli che hanno superato le 100 presenze e i giocatori più prestigiosi tra coloro che non hanno toccato la tripla cifra.
Per ogni giocatore vengono indicate le presenze, le reti, il ruolo e il periodo di militanza al Milan ... per esempio, per Paolo Maldini, il periodo indicato è 1985-09 e va letto come il periodo che va dalla stagione 1984/85 alla stagione 2008/09.
I giocatori in verde hanno vestito la nostra maglia prima della seconda guerra mondiale, quelli in rosso hanno giocato nella stagione appena terminata ...

Gattuso e Ambrosini sono il 9° e 10° giocatore a superare le 400 presenze, Nelson Dida supera le 300 presenze e diventa il secondo portiere dopo Sebastiano Rossi

 Abbiati è il 60° giocatore a superare le 200 presenze.






Seguono quei giocatori che non hanno raggiunto le 100 presenze ma che, pur giocando poco, hanno vinto tanto (Grillo, Sani, Pivatelli, Hamrin, Malatrasi, Papin ...) oppure sono stati vincitori del Pallone d'Oro (Rossi, Baggio, Rivaldo, Ronaldo) o, in ogni caso, grandi campioni (Beckham).

giovedì 27 maggio 2010

Roulette Russa

Non ho nessuna reputazione da "giornalista" da difendere visto che nella vita faccio tutt'altro, quindi non rischio niente nel provare a prevedere il futuro prossimo tentando di interpretare con un minimo di distacco gli indizi sparsi sulla "scena del crimine".
 Può darsi che stia per dire una marea di ca***te, ma parlare quando i giochi sono fatti è troppo semplice, e in fondo un blog non è altro che uno spazio dove esprimere le proprie idee e le proprie sensazioni.

Sono sempre più convinto che al termine della prossima stagione il Milan cambierà proprietario, e penso che la trattativa seria possa essere nata a cavallo tra il 2008 e il 2009.
Nell'estate del 2008 il club spende male ma spende ... il cartellino del Dinho sommato al suo ingaggio è un investimento consistente, Borriello viene riscattato per una cifra non indifferente, Flamini non costa niente in termini di cartellino ma, per battere la concorrenza bianconera, gli si offre un ingaggio notevole, e poi c'è anche il coinvolgimento emotivo da parte della proprietà testimoniato del rientro alla base del figliol prodigo Shevchenko, fortemente voluto da Berlusconi, al quale viene corrisposto un ingaggio piuttosto pesante. Per completare il mercato estivo del 2008 vanno aggiunti l'acquisto di Zambrotta, i rientri di Abbiati e Antonini e il prestito di Senderos.

 E' vero che già quell'estate Berlusconi cominciò a stringere un pò i cordoni della borsa, infatti si reperirono i fondi necessari sia dalla cessione di Gilardino che da quelle di un certo numero di giocatori provenienti dal settore giovanile senza che fosse necessario un particolare impegno di capitali da parte di Berlusconi che, comunque, aveva dovuto ripianare i quasi 32 mln di passivo del bilancio 2007.
 Era da un pò di tempo che Marina e Piersilvio facevano pressione sul padre perchè trovasse delle alternative alla necessità di ripianare cifre importanti ogni anno alla chiusura del bilancio, e una simile campagna acquisti poteva essere un compromesso tra l'esigenza della squadra di mantenere la sua competitività (al di là delle valutazioni soggettive) e quella della società di non raggiungere passivi  insostenibili.

 Il tentativo di cedere Kakà al City del gennaio 2009 può essere interpretato come il momento nel quale le cose cambiano radicalmente rispetto ai precedenti 23 anni di gestione Berlusconi.
 A parte Shevchenko che se ne andò per volontà della moglie, la cessione di una bandiera e di un simbolo come Kakà è stato un fatto senza precedenti, e la seguente campagna acquisti votata al risparmio, a dispetto delle necessità tecniche della squadra, può essere interpretata come una strategia ben precisa dettata da nuove esigenze altrettanto specifiche.

Vendere il Milan, per una figura del calibro di Berlusconi, non è una cosa semplice sia per gli aspetti finanziari che per questioni di immagine, e Berlusconi non ha mai nascosto quanto tenga alla propria popolarità.
 E' impensabile che il Milan si possa vendere da un mese all'altro, è più probabile che sia necessario pianificare la cosa in un arco di tempo un pò più lungo sia per l'importanza delle cifre in gioco sia per le esigenze politiche dello stesso Berlusconi.

 Forse non è un caso che le voci di una cessione del club si stiano intensificando in maniera esponenziale, mentre le smentite sono la norma dato che l'azionista di maggioranza è quotata in borsa.
Berlusconi è totalmente assorbito dalle sue vicende politiche (e non solo quelle), ha 74 anni un terzo dei quali dedicati anche al Milan, ha dei figli che non nascondono quanto poco siano interessati a continuare l'opera del padre ... insomma sembra proprio arrivato il momento degli addii.

La politica del pareggio di bilancio, diventata improvvisamente la priorità, è un altro segnale della possibilità che il divorzio stia per compiersi.
E' chiaro che vendere una società sana è più redditizio che venderne una indebitata, e l'evidente volontà di non investire è un altro indizio piuttosto chiaro ... chi sostituirebbe un treno di gomme alla propria automobile un mese prima di cambiarla? ... se le gomme sono liscie si va piano (come il Milan) per non correre rischi in attesa che arrivi l'auto nuova.

Credo che questo sarà l'anno della pianificazione degli ultimi dettagli, le voci dell'interessamento della Gazprom sembrano avere una certa consistenza, e l'amicizia che lega Berlusconi a Putin è un ulteriore fattore a favore di questa ipotesi.

martedì 25 maggio 2010

Leonardo resterà al Milan

MilaNegazione
Avevo qualche dubbio sulla bontà dell'idea di creare un "dossier" sulle dichiarazioni di Galliani e/o Berlusconi, ma la scorsa estate brucia ancora, e alla fine ho deciso che si ... s'ha da fare ...

Galliani: "Berlusconi non può aver detto queste cose perchè Leonardo resta"
29.04.2010 14:50 di Federica Barbi

In diretta da Madrid, Adriano Galliani è intervenuto ai microfoni di Sky Sport 24, e ha espresso perplessità sulle dichiarazioni fatte da Berlusconi su Leonardo: “Non è possibile che il presidente Berlusconi abbia rilasciato queste dichiarazioni sul conto di Leonardo, perché Leonardo sarà al Milan la prossima stagione. Sicuramente la fonte non è Silvio Berlusconi, ma qualcun altro”.

Il MALE

 MilAnalogia
 "Il Male" era un settimanale satirico nato verso la fine degli anni settanta, fondato, tra gli altri, da Sergio Saviane, Vauro Senesi, Jacopo Fo, Vincino, e vide tra i suoi vignettisti anche Andrea Pazienza e, tra gli "articolisti", Stefano Benni ... fu un pò il capostipite di pubblicazioni successive come, ad esempio, "Cuore".
I lettori più assidui correvano ad acquistarne una copia in edicola senza perdere tempo perchè il giorno dopo non lo avrebbero più trovato ... sicuramente era una pubblicazione di successo, ma diventava introvabile ventiquattrore dopo solo perchè una settimana si a l'altra pure veniva regolarmente sequestrato dalle autorità.
Quella che pubblico è la copertina di uno della decina di numeri che ancora custodisco gelosamente


Il Male aveva la particolarità di falsificare le prime pagine dei quotidiani pubblicando notizie assolutamente eclatanti.
Tra le copie in mio possesso, ad esempio, la prima pagina de "Il Popolo" del 9 maggio 1978 che annuncia il ritiro dalla competizione elettorale della Democrazia Cristiana, il "Corriere della Sera" che descrive l'atterraggio di un'astronave aliena su un altopiano messicano e, forse la più famosa, l'arresto del capo delle BR Ugo Tognazzi il 3 maggio del 1979 su "Il Giorno", il "Paese Sera" e "La Stampa" ... non c'era niente di più divertente che leggere il giornale al mattino sul tram rivolgendo la prima pagina verso gli altri passeggeri e osservare le loro reazioni ...

Ma questo è un blog che cerca di parlare di Milan, che c***o c'entra un settimanale satirico di trent'anni fa con il Milan? Devo dire, con tutto il rispetto (mmm), che mi sono tornate alla mente quelle prime pagina fasulle per via delle "notizie" riportate oggi da Tuttosport:
Secondo il quotidiano sportivo torinese Tuttosport ci sarebbe stato, a Milano, un incontro tra Galliani e Marotta, per parlare di diverse possibilità di mercato che vedrebbero coinvolte le due squadre. Si parla di tre possibili scambi: il primo riguarda i portieri, Storari-Manninger; il secondo la difesa, Bonera- Zebina e il terzo l'attacco, Trezeguet-Borriello. Soprattutto quest'ultima ipotesi, però, pare piuttosto improbabile, visto che il Milan non è intenzionato a privarsi del suo bomber azzurro.
Credo che l'attendibilità di una simile "indiscrezione" sia pari alle prime pagine de "Il Male", non si capisce perchè i dirigenti del Milan (che pure di cazzate ne hanno fatte) dovrebbero trasformarsi in SuperTafazzi ... no, perchè se dovesse mai verificarsi anche solo uno degli scambi ipotizzati si renderebbe necessario interdire i nostri dirigenti per incapacità di intendere e di volere, e denuciare quelli juventini per circonvenzione di incapace.

D'accordo, non si può certo prendere in considerazione ogni notizia di mercato che viene diffusa dai media, si sa che la maggior parte sono bufale, ma gli stessi media dovrebbero stare attenti a non superare il limite della decenza e rimanere nell'ambito del plausibile ...

domenica 23 maggio 2010

Nonno Inzaghi

MilaNonno
Venerdì scorso (21 maggio) è stato ufficializzato il rinnovo di contratto a Pippo Inzaghi portando la scadenza al 30 giugno 2011.
Galliani aveva "minacciato" questa mossa in caso di qualificazione diretta alla prossima Champions e, in questo caso, è stato di parola ... mi ha preso un senso di frustrazione al pensiero che la presenza in rosa anche per la prossima stagione di questo glorioso giocatore toglierà spazio a qualche giovane come Zigoni.

Si è detto che l'ostacolo all'indispensabile rinnovamento del gruppo è costituito da quella marea di contratti superonerosi in scadenza nel 2011 ... Galliani deve aver pensato che uno in più non avrebbe poi fatto molta differenza ... e poi l'aveva promesso a Pippo ...
Una delle colpe che imputo alla società è avere trasformato sentimenti positivi nei confronti di questi grandi campioni in, come minimo, insofferenza.
Inzaghi, Gattuso, Pirlo, Seedorf hanno scritto la storia di questo club, sono stati adorati dai tifosi ... adesso non se ne può più di vederli in campo, anche a causa della loro intoccabilità a dispetto del rendimento offerto in campo.


Ma torniamo a Pippo ... la sera di venerdì è intervenuto in diretta telefonica ad una trasmissione di Milan Channel, e quello che ha detto ha trasformato la frustazione provata qualche ora prima in indignazione:
"Sono molto felice, l'intento era di finire con questa maglia. Pensavo in questi giorni che non sarebbe stato giusto battere il record europeo di Muller con un'altra maglia. I dirigenti hanno dimostrato ancora l'affetto e la fiducia in me".
"Quando il Milan da la parola la mantiene, sto bene fisicamente e credo di poter dare ancora il mio contributo. Poi lo sapete, ho dei record da battere, oltre a quello di Muller, vorrei eguagliare e superare Van Basten nella classifica cannonieri del Milan. Sono 10 anni in rossonero e sono molto felice".
"Noi milanisti siamo abituati bene, lo so che i tifosi possono essere un po' delusi adesso, ma dobbiamo sempre ricordare quello che abbiamo fatto negli anni. Io oggi penso a Atene e Manchester, dobbiamo tenercele strette. Penso e credo che il prossimo anno potremo tornare a sognare, io ci credo veramente, e il rinnovo di oggi ne è l'esempio".
Confermo tutto, l'ho sentito con le mie orecchie ... sono rimasto basito ... da queste dichiarazioni si evince che il Milan, per Inzaghi, è una sorta di parco giochi privato.
A lui interessa battere quel c***o di record di Muller e sorpassare Van Basten nella classifica dei marcatori storici del Milan.
Forse Pippo dovrebbe tornare tra di noi, dà la sensazione di vivere in un mondo tutto suo, e questo spiegherebbe la sua mancanza di lucidità nella valutazione della situazione gerarchica e anagrafica del nostro parco attaccanti, o forse pensa che la maglia da titolare in Champions sarà sua perchè ha da battere i suoi record?
Non ha nascosto di avere accolto con sollievo la dipartita di Leonardo che non si è piegato alle sue logiche e alle sue esigenze ... forse spera che il prossimo sia più malleabile.
E' un giocatore che ormai va in letargo da qualche anno da novembre a marzo, e quest'anno non ha neanche regalato lo sprint primaverile delle ultime due stagioni.

Come se non bastasse sono trapelate le cifre dell'operazione, che spero ardentemente vengano smentite ... 2 milioni netti ... 4 lordi ... se fossero confermate sarebbe un ulteriore colpo all'immagine di Galliani & Co. ... siamo li a contare gli spiccioli nel "borsellino" e investiamo (si fa per dire) 4 milioni su un elemento che giocherà pochissimo e segnerà con il contagocce?
Al di là del discorso tecnico, spero veramente che i numeri non siano questi, e in ogni caso farò ammenda nel caso in cui Inzaghi mi dovesse smentire segnando a raffica.

La sensazione che resta è la perseveranza dei dirigenti negli errori che ci hanno portato a questa situazione.

giovedì 20 maggio 2010

Who's Next ?

MilAntropologia
 
Allegri, Van Basten, Lippi, il Milan ai milanisti, Galli, Tassotti, Tassotti & Galli ... e poi Billy e Donadoni. Non bastasse questa girandola di nomi ci si mette anche Galliani con i suoi depistaggi.

Su Van Basten non mi dilungo visto che non è mai stato un candidato alla panchina del Milan ... infatti Berlusconi "non" lo ha cercato e Marco "non" ha rifiutato a causa dei "problemi alla caviglia" (?!), e la smentita dell'ufficio stampa del pdl ha tolto ogni dubbio ... 

Se, come pare, si procederà sulla linea del risparmio anche alla voce allenatore, Lippi sembrerebbe tagliato fuori ... anche se la scarsa fretta ostentata da Galliani potrebbe essere un indizio a favore dell'attuale CT azzurro.

Il "Milan ai milanisti", invece, dovrebbe escludere Allegri anche se, ancora, Galliani ha provato a mischiare le carte riesumando un prestito in rossonero dello stesso Allegri per una tournè estiva ai tempi di Capello ... ah già, Capello ... per il Milan attuale sarebbe l'uomo giusto al posto giusto ... esperienza a tonnellate, autorevolezza ma anche quell'autoritarismo che probabilmente sarebbe necessario nel nostro spogliatoio sovraccarico di personalità. Il problema è che Capello è fuori budget, senza contare i contrasti nati durante la militanza bianconera dell'attuale CT inglese.

Così come per Capello, esistono pro e contro per tutti i candidati ipotizzati fino ad oggi:
Galli ha il pedigree rossonero, costa poco (al massimo si dovrà ritoccare il suo attuale ingaggio), ma, come Leonardo, non ha nessuna esperienza ad alti livelli.
Senza contare che esiste il rischio di bruciare un altro ottimo dirigente solo per disporre di un discutibile allenatore.

Tassotti ha 30 anni di militanza rossonera e l'esperienza accumulata assistendo Ancelotti lungo tutto il suo ciclo oltre a Leonardo nella stagione appena terminata.
Nel suo caso i dubbi sorgono sulla capacità di "tenere" lo spogliatoio, viste le caratteristiche dello stesso ricordate poco fa.

La candidatura di Allegri subisce fluttuazioni tipiche di quando i giornalisti non hanno certezze ... un giorno è lui il prescelto e il giorno dopo non lo è più, così il "c'avevo preso" si potrà dire in ogni caso.
Allegri rappresenterebbe un momento di rottura con il recente passato dato che, per quanto dica Galliani, non ha neanche una goccia di sangue rossonero nelle vene.
E' un tecnico giovane ma già esperto ad alto livello nel nostro campionato. Ha mostrato ottime qualità ed è "telegenico" come piace a Berlusconi.
I contro sono rappresentati dalla totale inesperienza internazionale e dai dubbi sulla sua capacità di gestire le forti personalità presenti nella rosa.

Con Billy Costacurta gli elementi favorevoli e sfavorevoli si invertono rispetto ad Allegri.
Problemi ad imporsi sui suoi ex compagni di squadra non ne avrebbe sicuramente, ma la sua prima e unica esperienza professionale vissuta al Mantova non rassicura molto sulle sue capacità di allenatore.

L'ultimo candidato emerso in queste ultime ore, Roberto Donadoni, non fa eccezione alla regola dei pro e contro: è stato il primo grande acquisto del Milan di Berlusconi, ha vissuto un'intera carriera con i nostri colori addosso (quasi 400 presenze), ha anche esperienza internazionale avendo guidato la Nazionale azzurra agli europei.
I contro sono principalmente due: i risultati non proprio convincenti ottenuti in carriera (a parte l'esordio al Livorno) e, forse, il "difetto" più grande ... una schiena bella dritta che non sembra una qualità molto apprezzata dal proprietario del Milan.
Con Tassotti potrebbe riproporre a livello sportivo il sodalizio commerciale nato un anno fa, inoltre rilevo alcune analogie tra le "figure" di Donadoni e Ancelotti.
Carletto, infatti, arrivò sulla panchina rossonera con la fama di perdente (perchè si dica "di successo" non l'ho mai capito ... ma va beh ... anche io ho i miei limiti), ma è diventato uno degli allenatori più vincenti del decennio.

Se devo dire la verità, la mano sul fuoco non la metterei su nessuno di loro; ma se dovessi scegliere opterei per Allegri o Donadoni ... più Allegri che Donadoni ...

martedì 18 maggio 2010

E se Berlusconi ...

MilAnnuncio imminente?

CALCIO: MILAN. "A", BERLUSCONI TENTATO DA CESSIONE CLUB

18 maggio 2010
MILANO (ITALPRESS) – “Quasi quasi rinuncio al Milan”. Il settimanale “A”, in edicola domani, racconta di un lungo sfogo fatto da Silvio Berlusconi ad alcuni fedelissimi del Pdl. Dopo aver parlato di Fini, Veronica e delle inchieste sulla “cricca”, il premier sarebbe arrivato al tasto dolente Milan. Il principale cruccio del Cavaliere sarebbe il no incassato da Marco Van Basten, a cui era stato proposto il ruolo di allenatore per la prossima stagione. “Marco non ha accettato l’offerta e io non so che fare”, avrebbe detto Berlusconi, per poi aggiungere: “vendere il Milan mi costerebbe in termini di popolarità – le parole del premier riportate dal settimanale – Non è una decisione facile. Vi ricordate quando ho venduto Kakà? Ci ho rimesso tre punti alle Europee. E poi con la crisi economica che c’è non è facile trovare un compratore”.
(ITALPRESS).

Facciamo un pò di maligna dietrologia? ... ma si ... facciamola ...
E se Berlusconi avesse pianificato la cessione del club un paio di anni fa? L'obiettivo del pareggio di bilancio avrebbe due importanti motivi per essere raggiunto: a) cedere una società con i conti in regola è certamente più facile e più remunerativo per chi vende ... b) questa nuova "strategia" ha permesso al proprietario di non mettere altri soldi (o di metterne molto pochi) in un progetto senza prospettive.

Come sappiamo Berlusconi tiene molto alla sua popolarità e come sostiene lui stesso cedere il club gli costerebbe molto proprio in termini di popolarità ... ma portare i tifosi del Milan ai limiti della sopportazione e poi sfruttare questo clima per andarsene sbattendo la porta e accusando la tifoseria di ingratitudine (cosa che sta effettivamente facendo) lo porrebbe, almeno dal suo punto di vista, dalla parte della ragione ... come diceva un vecchio marpione " ... a pensar male si fa peccato ... ma spesso ci si azzecca ..."

Glasnost e Perestrojka

MilaNebbioso
Da Wikipedia:
"PERESTROJKA è una parola russa che letteralmente significa "ricostruzione" e identifica il complesso di riforme economiche in simbiosi con una maggiore trasparenza della vita pubblica definita GLASNOST."
Il Milan ha intrapreso la sua particolare "perestrojka", ma si è dimenticato di abbinarla alla "glasnost" ... nessuna simbiosi con la trasparenza che nella storica svolta dell'URSS di Michail Gorbaciov doveva rendere partecipe il popolo dei cambiamenti economici in atto informandolo sulle logiche delle riforme economiche, sostituendo la retorica e la propaganda con l'apertura al dibattito e alla discussione.


L'atteggiamento assunto da Galliani dopo la gara contro la Juventus non è stato un gran bel segnale per coloro che auspicavano una maggiore chiarezza da parte della società nei confronti dei tifosi.
La risposta di Galliani a questo striscione

lascia interdetti ... la frase si riferisce in modo evidente a questa stagione (come minimo) nel suo complesso, e giustificare l'assenza "dallo stadio" di Berlusconi con una sua indisposizione lascia intendere come la "comunicazione" con i tifosi non sia affatto cambiata rispetto ad un anno fa.

Pur comprendendo che "spifferare" certe informazioni sia controproducente e costituisca un ostacolo al raggiungimento di determinati obiettivi, è possibile tenere un certo riserbo rispettando l'intelligenza del tifoso.

"Per la scelta del nuovo allenatore c'è tempo, tanto il raduno è in programma il 20 luglio" (sempre parole di Galliani), come se la necessità di programmare la stagione con chi dovrà guidare la squadra sia un dettaglio di poco conto ... i casi sono due ... o l'allenatore c'è già ma non lo si vuole ancora annunciare (ed in questo caso si potrebbero fare alcune considerazioni), o la decisione è ancora da prendere (ed in questo caso l'affermazione che non c'è fretta è un altro schiaffo all'intelligenza dei tifosi).

Lo stesso Ronaldinho pare disorientato da questa situazione e non si crea problemi a manifestarlo, già la "dipartita" di Leo è stata un brutto colpo per il Gaucho, così come la proposta ricevuta dalla società di ridurre l'ingaggio allungando il contratto. Se a tutto ciò si aggiungono i dubbi su cosa potrebbe diventare il suo futuro rossonero con un allenatore meno disposto di Leonardo a concedergli credito, ecco che la risposta ("non lo so") data a chi chiedeva lumi sul suo futuro al Milan subito dopo la partita di sabato, e le frasi vaghe del fratello interrogato su quanto affermato dal suo assistito, non sono altro che segnali piuttosto espliciti di una loro attenta valutazione dell'evolversi della situazione.

Il primo aspetto sul quale fare luce, per immaginare quale Milan ci riserverà il futuro, è senza dubbio la scelta della guida tecnica.
I proclami di Galliani sui "milanismi" di Allegri o di Galli sembra siano un tentativo di gettare fumo negli occhi ma anche un modo di tenere aperte le porte a qualsiasi soluzione.
Il fatto di ritardare l'annuncio del nome potrebbe far sospettare l'arrivo di qualcuno al momento impegnato, magari in Sudafrica.
Il nome di Lippi viene accostato al Milan con una certa insistenza anche se il viareggino non può certo vantare un "pedigree" rossonero ... requisito che invece appartiene, ad esempio, a Capello.
La candidatura di Allegri sembra cozzare con questo atteggiamento, l'annuncio della partenza di Leonardo avrebbe dovuto eliminare qualsiasi controindicazione alla designazione immediata dell'ex tecnico del Cagliari qualora fosse stata questa la scelta della dirigenza rossonera.
Un'altra ipotesi vede la possibile promozione di Tassotti da eterno secondo a titolare della panchina rossonera, ma se su questa soluzione ci fosse un accordo convinto tra proprietà e dirigenza l'annuncio sarebbe stato già dato.
Se Tassotti diventerà effettivamente l'allenatore del Milan, questa attesa sarà la dimostrazione dei dubbi sulla bontà della sua candidatura.


Sulle questioni di mercato la situazione non è molto chiara (a proposito di glasnost).
Il bilancio approvato meno di un mese fa non è ancora stato reso pubblico nel dettaglio (sono in trepidante attesa che il sito del Milan che cura questo aspetto lo faccia http://www.bilanciomilan.it/contoeconomico.html ) ma ho forti dubbi sul "potere d'acquisto" della società anche in questa sessione di mercato.
Gli unici dati presenti sul web indicano una notevole crescita del fatturato (327,6 mln a fronte dei 237,9 del 2008) con un deficit ridotto a "soli" 9,8 mln (contro i -66,8 del 2008) ma solo grazie alle plusvalenze ottenute con le cessioni di Kakà e Gourcuff.

Appena verrà pubblicato il bilancio 2009 sarà possibile fare qualche considerazione sulla situazione che si prospetta per quest'anno, ma tutto lascia credere che per non incorrere in un passivo molto pesante da ratificare nell'aprile del 2011, sarà necessario agire sui pochi parametri "manipolabili" dalla società: cioè la riduzione del monte ingaggi e/o la creazione di plusvalenze.
Le voci che contribuiscono a produrre fatturato sono le partite (abbonamenti, biglietti, percentuale sugli incassi nelle gare esterne e tournè), e in questo caso il 2010 dovrebbe presentare una contrazione delle entrate.
La fonte più importante di entrate per il club è rappresentata dai diritti tv, e in questo caso fare una previsione diventa difficile visto l'entrata in vigore della legge Melandri proprio nella stagione 2010/11.
Dato che l'obiettivo posto dalla Melandri è una più equa distribuzione dei proventi dai diritti tv si può supporre che chi ha preso le fette più grandi della torta (le tre big) debba ridurre le dimensioni della propria fetta.
Le altre principali componenti di entrate sono gli sponsor e il merchandising, e su queste voci è difficile prevedere un aumento di fatturato.
Ridurre le spese, a parte mobilitarsi sul monte ingaggi, non è cosa facile. A testimonianza che vengono prese in considerazione tutte le opportunità di riduzione delle spese basti pensare alla notizia di qualche giorno fa nella quale si riportava la decisione della società di non pagare più l'affitto a quei giocatori che alloggiano in immobili che non siano di proprietà del club.


Tutte queste considerazioni mi portano ad immaginare che sarà necessario reperire le risorse per fare mercato con l'autofinanziamento derivante da cessioni sia per incassare che per risparmiare sugli ingaggi, se invece si dovessero rispettare tutti quei contratti in scadenza nel 2011 potrebbe rendersi nuovamente necessaria una cessione eccellente tipo quella di Kakà dello scorso anno ... e l'unico giocatore in grado di produrre una plusvalenza importante è Pato ... staremo a vedere ...


lunedì 10 maggio 2010

Il fondo del barile

MilAntiquariato
Grazie Samp e grazie Palermo.
Se il terzo posto avessimo dovuto conquistarcelo con le nostre forze non ce l'avremmo mai fatta.
Prestazioni come quelle offerte negli ultimi due mesi non sono giustificabili con gli infortuni, è più onesto puntare l'attenzione su un gruppo di giocatori ormai svuotato di energie e senza più ambizioni. Stanno raschiando il fondo del barile.
Il senso di austerity ha contagiato anche la squadra che, magari inconsciamente, subisce questo clima di smantellamento ... è difficile trovare gli stimoli giusti quando il domani è fosco e non promette nulla di buono.
Un gruppo "guidato" da un dirigente, da un ex campione, da una grande persona, ma non da un allenatore.
Lo ha ammesso lo stesso Leonardo con onestà intellettuale e grande umiltà (che non va confusa con la modestia ... l'umiltà è una qualità, la modestia è un limite).
Discorsi sulle pecche tattiche mostrate da questa squadra in questa stagione se ne sono fatti tanti ed è inutile tornarci sopra, ma oggi contro il Genoa sono rimasto sorpreso nel vedere il nostro allenatore effettuare una sostituzione fermando la battuta di un corner a favore dei rossoblu ... cosa che credo nessun allenatore di serie A farebbe mai ... e infatti abbiamo preso gol.

Ma torniamo ai protagonisti dello strazio di oggi.
Leggo in giro che Ronaldinho quest'anno è stato il trascinatore di questa squadra e mi chiedo quanto la passione per un giocatore possa confondere la mente e gli occhi.
Ronaldinho sono quattro mesi che trascina sè stesso a zonzo per un'area limitata del campo, non trascina di certo la squadra. L'altro giorno in un'intervista ha avuto l'ardire di affermare che è molto soddisfatto della sua stagione e, cosa ancora più inquietante, che ha intenzione di rimanere al Milan.
Seedorf ha giocato la peggiore stagione da quando veste questi colori, Pirlo sono tre anni che non è più quel grande giocatore che abbiamo ammirato negli anni precedenti.
Gattuso, dopo gli incidenti che lo hanno colpito negli ultimi due anni, ha avuto un calo notevole e non si può supporre un suo ritorno ai livelli raggiunti in passato.
Lo stesso Nesta, che ha giocato una grande stagione, non garantisce più continuità dal punto di vista fisico.
Questa è la nostra spina dorsale, il nostro asse portante, ed è ormai arrivato al limite delle proprie possibilità fisiche e mentali.
Io spero che la nostra dirigenza lo abbia capito e che non voglia giocare d'azzardo il prossimo anno.

Presto sapremo chi siederà sulla nostra panchina, ritengo questa scelta un momento importante per il futuro del Milan.
La mia speranza è che venga ingaggiato un allenatore vero, in questo momento mi piacerebbe rivedere Capello allenare il Milan, anche se so che è pura utopia.
Galli sta lavorando bene come responsabile del settore giovanile e lo confermerei in quel ruolo, non ha esperienza di panchina se non come allenatore della primavera o come secondo di Ancelotti.
Van Basten non mi convince dopo le sue esperienze con la nazionale orange e con l'Ajax.
Tra le ipotesi prospettate in questi giorni la mia scelta cadrebbe su Allegri, anche per darci un taglio con questo dogma del Milan ai milanisti che forse sta cominciando a diventare un boomerang.

sabato 8 maggio 2010

Auguri Capitano !


Un augurio per i 50 anni di una delle stelle più brillanti del firmamento rossonero ...

Tempo e Denaro

MilaNaftalina
Torno sul discorso delle scadenze di contratto.
Ad ascoltare gli addetti ai lavori sembra che l'orientamento della società vada in direzione di un totale immobilismo nei confronti dei giocatori a scadenza nel giugno del 2011.
Come si può evincere dal post precedente i soggetti interessati sono dieci (ma potrebbero anche aumentare in caso di rinnovo ai vari Inzaghi, Dida e Favalli), e tutti insieme incidono sul bilancio per quasi 63 mln lordi, cifra molto vicina a quella incassata per la cessione di Kakà al Real Madrid.
Se si considera che una delle voci più consistenti che contribuiscono al passivo di bilancio sono gli stipendi dei giocatori, viene quasi naturale pensare che la dolorosa cessione di Ricardino sia servita a pagare lo stipendio ai vari Dida, Favalli, Seedorf, Inzaghi, Oddo, Zambrotta, Pirlo, Janku, Dinho, Kaladze, Gattuso ....
Il bilancio 2009 appena approvato ha sancito un passivo di poco meno di 10 mln, passivo contenuto rispetto a quello precedente per effetto degli milioni incassati con le cessioni di Kakà e Gourcuff. Ad aprile del prossimo anno, quando verrà presentato il bilancio dell'anno solare 2010, sarà probabile un passivo ancora intorno ai 60/70 mln perchè il monte ingaggi è praticamente invariato, ma non verrà compensato da nessuna cessione remunerativa ... a meno che ...
A meno che la società decida di vendere anche Pato nelle prossime settimane per pagare gli stipendi della prossima stagione agli stessi giocatori sopra elencati, o a meno che decida di cedere la maggior parte di questi giocatori a scadenza nel giugno 2011 ... soprattutto quei giocatori con gli ingaggi più pesanti che sono anche gli stessi che potrebbero far incassare alla società cifre interessanti per il valore dei loro cartellini.

Fino a qualche anno fa quasi nessuno si preoccupava dell'importo dei contratti dei giocatori, c'era chi garantiva il necessario impegno economico e ripianava quanto serviva al momento di chiudere il bilancio.
Adesso che questa situazione è radicalmente cambiata è indispensabile "agire" per mantenere competitiva la rosa e, allo stesso tempo, tenere sotto controllo i numeri.
Ho messo tra virgolette la parola "agire" proprio per affermare che non è possibile ottenere i due obiettivi (competitività della squadra e controllo sui numeri) aspettando semplicemente che certi contratti vadano a scadenza. Se come sostengono gli "addetti ai lavori" l'obiettivo è questo (attendere la scadenza dei contratti), il prossimo anno andremo incontro a grosse delusioni sportive come un piazzamento fuori dalla zona Champions e una partecipazione alla stessa da semplici comprimari (dando per scontata la qualificazione che dobbiamo ancora guadagnarci).
Correre un simile rischio è molto pericoloso non solo per l'aspetto economico.
A parte che partecipare alla Champions da comprimari come abbiamo fatto quest'anno comporta un vantaggio economico modesto (solo 14 i milioni incassati), è necessario valutare anche la possibilità che le punte di diamante presenti in squadra possano cominciare a considerare l'eventualità di cambiare aria, e che certi obiettivi di mercato che hanno manifestato la loro passione per il Milan (Dzeko e Krasic ad esempio) possano perdere interesse a venire da noi.
Un altro paio di stagioni come le ultime tre e il Milan avrà dilapidato tutto il fascino che ha saputo esercitare in questi ultimi 25 anni.




martedì 4 maggio 2010

Io dico la mia

MilAnagrafe
Si chiude il decennio e si chiude un ciclo (forse).
Troppi giocatori troppo avanti con gli anni sono al Milan da troppo tempo.
Molti di loro andranno in scadenza di contratto al termine della prossima stagione ... sarebbe bene che la società avesse ben chiaro cosa fare.
Questi campioni che hanno vinto tutto con la nostra maglia sono anche coloro che incidono in maniera molto consistente sul bilancio per l'entità dei loro ingaggi. Nello stesso tempo offrono sempre minori garanzie di un buon rendimento in campo e, mediamente, non hanno molto mercato proprio a causa della combinazione tra entità dell'ingaggio e caratteristiche anagrafiche.

Sono convinto che se l'impianto base della squadra resterà invariato, il rischio per il Milan di andare incontro ad una stagione negativa/disastrosa sia molto alto.
A mio parere non è più possibile rimandare un ampio rinnovamento dell'organico.
Se ridimensionamento deve essere, tanto vale accettarlo ma ponendo le basi per il futuro e dando delle prospettive a questa squadra.

Dicevo prima che molti dei nostri campioni sono vicini alla scadenza del contratto e percepiscono ingaggi fuori dai nuovi parametri imposti dalla società.
Per fare alcuni esempi (tre a caso) Pirlo, Seedorf e Dinho vanno in scadenza nel 2011.
Pirlo prende 6,5 mln netti, Seedorf 4,5 e Dinho 8 ... in un anno, solo loro tre incidono sul bilancio per 38 mln. Ma ci sono anche gli 8 lordi per Kaladze, i 7,4 (sempre lordi) di Zambrotta, i 5 di Oddo, i 6 di Gattuso (che va a scadenza nel 2012) e i 5,4 di Jankulovsky ...

In tutti questi casi di scadenza a breve termine ci sono quattro opzioni:
  1. andare a scadenza di contratto
  2. prolungare spalmando l'ingaggio su più anni
  3. cedere i giocatori in questione
  4. rescidere i contratti offrendo una buonuscita
La prima possibilità, andare a scadenza, comporta un doppio svantaggio per il club.
Dovendo rispettare il contratto in essere, la società impegna importanti risorse finanziarie per poi perdere il giocatore a parametro zero ... come dire spendere 16 mln lordi per Dinho che alla fine della prossima stagione è libero di scegliersi la destinazione più gradita senza nessun ritorno economico per il club.

La seconda ipotesi, prolungare spalmando l'ingaggio su più anni, probabilmente è ancora più svantaggiosa della precedente.
Trattandosi di "grossi calibri" accetterebbero difficilmente un ruolo di secondo piano e continuerebbero a condizionare la squadra dal punto di vista tecnico/tattico, inoltre rappresenterebbero un ostacolo al varo di un nuovo ciclo ancora per qualche anno.
In più, per quanto gli si possa ridurre l'ingaggio, continuerebbero a percepire cifre piuttosto importanti. Ronaldinho, o lo stesso Pirlo, se anche accettassero questa soluzione non prenderebbero sicuramente meno di 4 mln netti all'anno.


La terza soluzione, la cessione dei giocatori in questione, è l'opzione migliore tanto dal punto di vista economico quanto da quello della programmazione del futuro.
Il risparmio su ingaggi così pesanti sommato ai proventi della cessione dei cartellini, permetterebbe di liberare e incassare notevoli risorse finanziarie da reinvestire sul mercato ... con benefici economici che si rifletterebbero anche a breve e medio termine in virtù del notevole ridimensionamento del monte ingaggi.


La quarta ed ultima possibilità, la rescissione del contratto incentivata da una buonuscita, è uno strumento applicabile a quei giocatori totalmente fuori mercato che potrebbero, per una volta, dimostrare a loro volta gratitudine nei confronti di chi li ha remunerati profumatamente senza, forse, ricevere altrettanto ... o la gratitudine va a senso unico? ...

E' chiaro che non capiterà che tutti i soggetti in scadenza tra il 2011 e il 2012 rientreranno in una sola delle quattro opzioni ... qualcuno verrà ceduto, altri prolungheranno, e magari qualcun altro rescinderà ... staremo a vedere.
Intanto i quattro a scadenza tra un mese sarebbe bene che non rinnovassero.


Di seguito elenco la situazione contrattuale dell'attuale rosa, cifre e soprattutto scadenze dovrebbero essere corrette o poco distanti dalla realtà, l'età è a giugno 2010 (tra parentesi ciò che farei io):

scadenza 2010
  1. FAVALLI - 38 anni e 5 mesi - 1,2 mln netti (arrivederci e grazie ... ormai c'è Yepes)
  2. DIDA - 37 anni e 6 mesi - 4 mln netti (arrivederci e grazie ... torna Storari)
  3. INZAGHI - 36 anni e 11 mesi - 2,5 mln netti (arrivederci e mille grazie)
  4. ROMA - 36 anni - 0,4 mln netti (Perucchini e/o Donnarumma terzo portiere)

scadenza 2011
  1. NESTA - 34 anni e 3 mesi - 4 mln netti (nel corso della stagione siamo sempre in tempo a prolungare di un anno)
  2. SEEDORF - 34 anni e 2 mesi - 4,5 mln netti (cessione)
  3. ODDO - 34 anni - 2,5 mln netti (cessione o rescissione)
  4. ZAMBROTTA 33 anni e 4 mesi - 3,7 mln (a scadenza)
  5. JANKULOVSKY - 33 anni e 1 mese - 2,7 mln netti (cessione)
  6. AMBROSINI - 33 anni e 1 mese - 3 mln netti (come Nesta)
  7. ABBIATI - 32 anni e 11 mesi - 2,2 mln netti (come Nesta)
  8. KALADZE - 32 anni e 4 mesi - 4 mln netti (cessione o rescissione)
  9. PIRLO - 31 anni e 1 mese - 6,5 mln netti (cessione)
  10. DINHO - 30 anni e 3 mesi - 8 mln netti (cessione)
Cedendo o rescindendo i contratti come indicato, si risparmierebbero 56,4 mln di ingaggi lordi, e si potrebbero incassare una trentina di milioni dai cartellini.


scadenza 2012
  1. STORARI - 33 anni e 5 mesi - 0,65 mln netti (rientro alla base)
  2. GATTUSO - 32 anni e 5 mesi - 3 mln netti (cessione)
  3. ONYEWU - 28 anni e 1 mese - 0,9 mln netti (boh ... vediamo com'è?)
  4. BORRIELLO - 28 anni - 2,8 mln netti (ne parliamo tra un anno)
  5. FLAMINI - 26 anni e 3 mesi - 4 mln netti (prolungamento al 2014 e riduzione a 3 mln)
  6. DI GENNARO - 22 anni - 0,4 mln netti (cessione)
Altri 6,8 mln di ingaggi risparmiati e 8/10 mln di incasso.

scadenza 2013
  1. BONERA 29 anni e 1 mese - 1,8 mln netti (stand by)
  2. HUNTELAAR 26 anni e 10 mesi - 3,5 mln netti (cessione se arriva Dzeko ... va beh)
  3. THIAGO - 25 anni e 9 mesi - 2,5 mln netti (prolungamento al 2015 per 3,5 mln)
  4. ADIYIAH - 20 anni e 7 mesi - 0,5 mln netti (alcuni siti riportano 2015) (cessione per far posto a Krasic)
scadenza 2014
  1. ANTONINI - 27 anni e 10 mesi - 0,8 mln netti (stand by)
  2. ABATE - 23 anni e 7 mesi - 0,8 mln netti (stand by)
  3. PATO - 20 anni e 9 mesi - 2 mln netti (a salire) (stand by)
E poi c'è Amantino Mancini (29 anni e 10 mesi a giugno), è in prestito con "diritto" di riscatto.
La sua esperienza al Milan in questi mesi non può certo essere considerata positiva.
Arrivato a Milanello per dare a Leonardo un'alternativa per il ruolo di attaccante esterno, l'ex nerazzurro ha passato più tempo in infermeria che in panchina, e più tempo in panchina che in campo.
Sono due anni che gioca poco e male, se poi si considera che tra cartellino (3 mln) e ingaggio (7 mln lordi) il riscatto del brasiliano comporterebbe un notevole sforzo economico per le esangui casse del club, tutte queste considerazioni dovrebbero portare la dirigenza a non esercitare il diritto di riscatto, ma già nel momento del suo arrivo si disse che tra le due società milanesi ci fosse in realtà un accordo per il riscatto in ogni caso del brasiliano da parte del Milan. Non ci voglio credere, e la verità si saprà al momento in cui "Mansini" verrà o meno restituito al mittente.

Tra ingaggi risparmiati e incassi dai cartellini si supererebbero i 100 mln ... cifra sufficiente a reimpostare la squadra, a ringiovanirla e ad abbassare notevolmente il monte ingaggi con notevoli benefici anche sui bilanci dei prossimi anni.


lunedì 3 maggio 2010

La ruota di scorta


Si sente dire da più parti che il Milan si è giocato lo scudetto fino ai primi di aprile, e che ha dovuto abbandonare la competizione per via degli infortuni capitati a Pato e Nesta.
Non condivido, o meglio ... condivido in parte.
Sembra fuori discussione che queste due assenze in particolare abbiano ridotto drasticamente le potenzialità della squadra e la possibilità della stessa di giocarsela fino alla fine.
Io, però, non vivo questa situazione come un tranello teso al Milan dal destino cinico e baro.
Se parto con il fuoristrada per un'escursione nel deserto e non controllo che sul mio mezzo di trasporto ci sia una sufficiente scorta di acqua, una tanica supplementare di gasolio e almeno una ruota di scorta, se foro e rimango bloccato a metà strada non posso poi prendermela con la sfortuna.
Questa estate, durante il mercato, uno degli argomenti più dibattuti riguardava la necessità di mettere in rosa un'altra seconda punta ... lo dicevano tutti ... non può non essere arrivato all'orecchio di Galliani ... gli sarà pur venuto un dubbio ...
Che Leonardo avrebbe deciso di utilizzare "quel" tipo di modulo non lo si sapeva ancora, ma che Ronaldinho prediliga agire sulla fascia era noto a tutti, così come era noto a tutti che l'unica seconda punta era, appunto, Pato.
E' chiaro che non si pretendeva che la società prendesse un altro Pato, ma che si completasse l'organico con qualcuno con le stesse caratteristiche tecnico/tattiche si!
Fino a novembre è andato tutto bene, ma a cominciare da dicembre e per tutto gennaio i problemi muscolari di Pato sono cominciati a venire fuori ... e la soluzione è stata l'accoppiata Adiyiah (chissà se riuscirà a giocare almeno un minuto prima che finisca il campionato) e "Mansini" ... 

Per quanto riguarda il caso Nesta, la faccenda si presenta diversamente.
Dopo avere passato tutta la scorsa stagione ai box, e in considerazione che quello di Nesta era un problema complicato alla schiena (il caso Serginho è emblematico), sarebbe stato difficile pronosticare che Sandro avrebbe giocato così tanto ... ma bisogna ammettere che le partite di preparazione avevano dimostrato come il nostro centrale avesse recuperato totalmente l'efficienza fisica. Era comunque da mettere in preventivo un discreto numero di assenze per la sua predisposizione all'infortunio e per l'età non più tanto verde.
Quindi siamo partiti per questa nuova avventura con il seguente parco centrali:
  1. Nesta che sembrava tornato affidabile per un buon numero di partite.
  2. Thiago Silva del quale tutti dicevano un gran bene ma era comunque da verificare sul campo.
  3. Bonera che era fuori dal dicembre 2008, era fuori ad inizio stagione e continua a stare fuori.
  4. Kaladze spesso infortunato e con in atto una evidente involuzione tecnica.
  5. Favalli più vicino ai 40 che ai 35 ...
Con questi presupposti sarebbe stato opportuno un acquisto "vero" per questo settore, invece si è preso un americano al quale neanche lo Standard Liegi aveva rinnovato il contratto, e lo si è preso perchè a parametro zero ... per fare numero mi viene da pensare.
E' probabile che la società abbia pensato che i cinque sopra elencati alla fine sarebbero bastati e che l'americano, dovendo spendere solo per l'ingaggio, lo si poteva prendere per puro scrupolo.


Per concludere, non so se con Pato e Nesta o con dei loro validi sostituti ce la saremmo giocata fino alla fine ... ma credo di si visto il campionato sottotono dei presunti cugini.
Se però quelli là avessero fatto i soliti 85 punti non sarebbero bastati neanche Pato, Nesta e le loro eventuali alternative.